AB-STRIKE è una piattaforma predisposta da S.a.L.E. Docks e Macao, un esercizio di immaginazione sovversiva, una fabbrica di algoritmi del comune, un laboratorio di commons, una fucina di azioni, opere, dialoghi che prenderà corpo tra l’1 e l’8 maggio a Milano e Venezia.Il lavoro dell’artista è segnato da confini incerti, ciononostante è diventato paradigmatico all’interno di un modello produttivo sempre più votato alla capacità linguistiche, relazionali e performative in cui la creatività diventa uno strumento manageriale irrinunciabile e i termini innovazione e cultura si attraggono come calamite. L’artista e il lavoratore culturale hanno interrogato il proprio ruolo alla luce del Postfordismo, del Neoliberismo, del capitalismo cognitivo e così via. Sempre più spesso lavorano gratuitamente, qualcuno dice addirittura che lavorano sempre, anche quando leggono un libro, visitano una mostra, chiacchierano al bar, usano i social network. Per loro, come per molti altri, la parola sciopero suona come un enigma. Come si blocca la fabbrica della cultura? Come si produce un danno all’economia dell’evento? Come si rovescia la finanza che con i suoi algoritmi ha prodotto la crisi, impoverito il lavoro e arricchito i lobbisti della speculazione? Il controllo dei big datapermette una enorme archiviazione di comportamenti sociali: l’intelligenza collettiva è la […]
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«Figurala come riesci: tutta una piazza, piena sgionfa fino a schioppare, che sgola La Marsigliese! C’è chi piange e chi è preso dalla ridarola, e infino i muti cantano, cioè muovono la bocca senza che si sente un cazzo, e anche i ciechi zullano in aria i cappelli, e sbrisga che dopo li ritrovano, roba da andarsene a crapa ignuda, ma chissene, questo è il giorno. Il giorno di noialtri.» Proprio così. Il 19 germinale dell’anno CCXXII. Oggi. L’attesa è stata lunga, ma chissene, oggi esce il romanzo. In questo romanzo troverete: La torre di Piazza Rivoluzione. Da lassú si vede persino il Belgio, ma non la Vandea. La ghigliottina. Ça va sans dire! Il fluido magnetico. Funzionerebbe anche se non esistesse. Sono sempre gli uomini a magnetizzare le donne, sono sempre i nobili a magnetizzare i contadini. Il castigamatti. Va bene slegare gli alienati, ma bisogna avere un piano B. Il gladio della legge. Tutti lo invocano. Se non colpisce chi accaparra e affama, ci penserà lo «Spirito di Marat». Lo spirito di Marat. L’Amico del Popolo è sempre con noi. Lo «Spirito di Marat». Si abbatte sulle teste dei monopolatori, dei muschiatini, di tutti i nemici del popolo. […]
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# OCCUPY BIENNALE # COMMON BATTLE GROUND Un appello all’iniziativa promosso da S.a.L.E. Docks Laboratorio occupato Morion, Centro sociale Rivolta Nelle prossime settimane Venezia sarà teatro di alcuni “grandi eventi culturali” per eccellenza: dall’inaugurazione della Biennale d’Architettura alla Mostra internazionale del Cinema. Nel tempo della crisi e dell’austerity, essi diventano la vetrina della ricchezza accumulata e goduta da pochi, il palcoscenico del profitto capitalistico che si è fatto rendita parassitaria sulla cooperazione sociale: dal business dell’entertainment e della produzione d’immaginario per il suo consumo, al saccheggio del territorio attraverso la speculazione immobiliare, rispetto alla quale l’architettura contemporanea gioca lo stesso ruolo, nell’organizzazione della metropoli neoliberista come mostruoso dispositivo di cattura del valore e del controllo sociale, svolto dell’ “embellissement stratégique” (e più spesso, perdonate la battutaccia, dell’ “abrutissement”!) del barone Haussmann nella Parigi della seconda metà del XIX secolo. Dal Ground al Battle Ground. Dal campo fintamente neutro al reale campo di battaglia; solo una parola in più che abbiamo voluto aggiungere al titolo della Biennale di Architettura 2012, quel titolo che furbescamente occhieggia alla discussione così trendy sul “comune” e i “beni comuni”. Apparentemente una piccola modifica, in verità una fondamentale distinzione. Non esistono commons fuori dalle lotte per […]
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La collaborazione nata sul tema del riciclo del padiglione Revolutionary Speech, ci ha permesso di conoscere da più vicino un grande artista attivista per i diritti umani. Il soppalco ri-progettato da Thomas Kilpper sarà inaugurato durante l’opening di #Open4, mercoledì 25 Gennaio, ore 18, al Sale Docks Venezia
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